E’ vestito di grigio chiaro, il colore della discrezione. E’ vigile, composto anche se traspare una certa “premura” che cela per il timore di essere in ritardo. Lo chiamano “l’Orologiaio dello Zodiaco,” perché generalmente ha la fissa della puntualità. Oppure “Il Custode dell’Ordine” e potete immaginarne il motivo. Di chi si tratta? Stiamo parlando del segno della Vergine naturalmente!
Il 23 agosto il sole entra in questo segno e fino a tutto il 22 settembre darà manforte a quello che per eccellenza è consacrato come “il segno del controllo”.
«Non è abbastanza volere, si deve anche fare» scrive Goethe del segno della Vergine. E la frase racchiude il temperamento del segno di Terra. Il lavoro diventa compito da eseguire nel miglior modo possibile. Incombenza catartica per espiare il senso di colpa ancestrale di non essere perfetto.
Secondo l’astrologia karmica di Shulmann, fu il sesto segno a presentarsi al cospetto di Dio che gli disse:
“A te Vergine, affido il compito di prestare cura e attenzione alla mia creazione. Osservala, analizzala in ogni sua parte e custodiscila con amore, difendendo la sostanza spirituale che in essa si nasconde. Impara anche a non perderti in ciò che è parziale dimenticandoti di ciò che è intero. Affinché tu possa adempiere il tuo compito, ti dono i talenti dell’attenzione, dell’accudimento e dell’efficienza. Non permettere però che pignoleria, ossessività e ipercriticismo diventino ostacoli così grandi da inaridire il tuo cuore e la tua anima.”
E’ il sesto segno dello Zodiaco, la sua natura è Mobile e l’elemento che lo caratterizza è la Terra. Il governatore di questo segno è Mercurio – come nel caso del segno dei Gemelli-, archetipo della comunicazione, della velocità di pensiero, del commercio e dello scambio, esso conferisce ai nati del segno un ottimo senso dell’osservazione e dell’analisi, una mente veloce e brillante in grado di risolvere i problemi più ostici. Se però saranno efficientissimi con i dati e le informazioni, potrebbero esserlo un po’ meno con le persone: potranno a volte mostrarsi freddi, distanti, giudicanti, impacciati con gli altri. Il rapporto umano potrebbe non essere infatti la loro maggiore dote e questo per effetto della caduta di Venere nel segno (pianeta che governa le relazioni). Tuttavia, la loro maggiore sfida non sarà relazionale ma consisterà nell’imparare la lezione impartita dal loro maestro e sfidante, il segno opposto dei Pesci. Il segno dei Pesci è il maestro del sogno, della fantasia, della sensibilità, dell’intuizione. I nati nel segno della Vergine a contatto con questo segno dovranno confrontarsi con una visione misteriosa ed inspiegabile del mondo che metterà a dura prova la loro coscienza e la loro mente razionale: dovranno fare i conti con la dimensione insondabile dell’ignoto e dell’inconscio, col mondo dell’interiorità che potrà mandarli in crisi e talvolta metterli a disagio. Imparare a “fluire” assieme agli eventi ed arrendersi all’inevitabile impossibilità di conoscere tutto del mondo li avvicinerà alla comprensione dell’essenza stessa della vita, alla consapevolezza che ogni persona rappresenta un intero universo, complesso e meraviglioso allo stesso tempo ed è proprio quando scopriranno e vivranno ciò che non può essere definito e catalogato che sperimenteranno la loro autentica perfezione.
Partiamo dalle origini etimologiche. Il segno prende il nome dal latino “Virgo”, che era il corrispettivo femminile del termine “Vir” (l’uomo virile). La Virgo era intesa come una donna libera che viveva in autonomia la propria vita mostrandosi autosufficiente. Il simbolo della Vergine originariamente è quello di una fanciulla non sposata che reca in mano un fascio di spighe di grano. La vendemmia e il raccolto, tipici di questa stagione, sono un punto chiave importante per capire tutta la simbologia legata al segno. Dopo i mesi estivi di minore fatica nei campi, di un clima più gentile e di celebrazioni, infatti, la qualità del tempo diventa più contemplativa. Il focus torna sull’elemento Terra; il raccolto è un’attività di preparazione all’inverno quindi ai tempi in cui la terra offrirà di meno ed il clima sarà più duro da sopportare. Non è un caso che delle persone del segno si dica –molto banalmente… – che sono pignole, attente all’ordine e alla pulizia etc… Ma da dove deriva questa concezione? Il raccolto è un momento che richiede operosità, precisione e massima cura. Non essendo un’attività replicabile nel corso dell’anno è fondamentale che venga eseguita minuziosamente perché sarà proprio grazie a quella cura e precisione che tutti gli altri potranno beneficiarne per tutto l’inverno. Il focus, quindi, si sposta su un altro punto focale del segno ovvero l’essere al servizio della comunità e l’aiuto per gli altri. Infatti, le qualità impiegate durante la vendemmia sono messe al servizio di tutti e per il bene altrui e non per scopi egoistici e/o tornaconti personali. L’ Armonia con la comunità è un’esigenza molto forte in questo segno così come il desiderio di agire secondo le regole e di vivere nell’ottica di creare un ambiente sano e ordinato. Mercurio che governa il segno -a differenza dei Gemelli dove incarna il pianeta veloce e comunicativo della curiosità- esprime nella Vergine le sue qualità più analitiche. Proprio per questo la Vergine è anche il segno del discernimento.
Discernere significa separare le cose – anche mentalmente- ovvero compartimentarle. Ritornando alla vendemmia, ad esempio, questo gesto è indissolubile tanto quanto fondamentale. Durante questa fase, infatti, si separa lo scarto da ciò che va conservato. Non a caso dall’interpretazione del glifo – una M che ripiega verso l’interno formando un occhiello chiuso- si evince la rappresentazione dell’organo corrispondente al simbolo della Vergine ovvero l’intestino che non è altro che il luogo di discernimento in cui il cibo viene diviso in nutrimento e in scarto. Tornando all’associazione con il raccolto a beneficio della comunità e con la giovane fanciulla, la Vergine presiede anche la modestia, l’umiltà e in generale l’attitudine ad aiutare gli altri con basso profilo e concretamente senza schiamazzo e senza il bisogno di mettersi in luce per questo. La vendemmia non è infatti un lavoro di pregio ma è semplicemente indispensabile alla sopravvivenza di tutti.
A tutti i segni mobili (Vergine, Pesci, Gemelli, Sagittario) – che si trovano a cavallo tra due stagioni- appartengono le qualità di adattabilità e la capacità di modificarsi adeguandosi ai cambiamenti seppure la Vergine sia un segno di terra che tende quindi ad unire il bisogno di sicurezza e di concretezza con l’esigenza di adeguarsi al cambiamento. Tutti i segni mobili che si muovono tra due stagioni, infatti, oscillano tra questi due modi d’essere.
L’elemento Terra della Vergine è diverso da quello del Toro. Se la Terra porta allo stesso modo solidità, ricerca di stabilità e concretezza, nella Vergine si esplica non più nella materialità ma bensì nell’intelletto. La Vergine è un segno cerebrale, logico, che ama l’ordine e l’organizzazione. La sua mente brillante è in grado di catalogare e schematizzare le nozioni più complesse per renderle accessibili a tutto lo Zodiaco aiutandolo a conoscere il mondo e ad accoglierne la meravigliosa complessità.
La ricerca dell’ordine la porta a studiare con attenzione i problemi nei loro minimi dettagli, se è utile nel problem solving può non esserlo nel caso questa ricerca non sia incanalata a dovere: in questo caso la Vergine rischierà di cadere nel perfezionismo, nella pignoleria, nella pedanteria intellettuale. Per amor dell’ordine potrebbe pure peccare di insensibilità nel relazionarsi con chi commette errori o approssimazioni. Ciò che potrà evitarle di cadere nell’esagerazione sarà proprio l’elemento Terra che la governa: ricordarsi di calare la sua grande attività mentale nella concretezza delle cose la aiuterà a capire che la perfezione di questo mondo è fatta di comprensioni, compromessi e a volte di eventi inspiegabili che fuggono alla logica. È questa comprensione illuminata che la aiuterà a condividere con tutti la sua preziosa missione.
In che modo l’entrata del sole in questo segno influenzerà tutto lo Zodiaco? Mentre lasciamo le vibrazioni audaci ed espressive del Leone, stiamo cambiando il tono in una metodologia più pratica e con i piedi per terra. Un segno come la Vergine influenza la necessità di rimboccarci le maniche, ripulire ciò che è sgradevole e concentrarci sugli altri invece di essere egocentrici. Il nostro ego guadagna una spinta dall’essere utile sotto questa influenza, quindi migliorare le cose, le situazioni e persino le persone intorno a noi aiuterà ad aumentare la fiducia. La Vergine è un segno di auto-miglioramento piuttosto che di autoesaltazione, quindi quando aiutiamo gli altri, noi stessi e sfruttiamo al massimo il nostro tempo, ci sentiamo soddisfatti. Questo accade quando ci sforziamo di essere le migliori versioni di noi stessi apportando modifiche specifiche a qualcosa all’interno del nostro regime che sta causando problemi, innescando interruzioni e producendo squilibri. Questo è un segno eccellente nel concentrarsi su piccoli dettagli. Quindi, se c’è qualcosa di complicato da curare questa energia aiuterà a portare a termine compiti difficili da completare. In questo momento potremmo fare maggiore attenzione ai dettagli e notare le cose più rapidamente del solito. Le nostre menti, inoltre, potrebbero assorbire rapidamente le informazioni e conservare ciò che è prezioso. Poiché la Vergine ha a che fare con le abilità mentali, questa energia è eccellente per imparare argomenti e capire le minuzie. Con questo tipo di influenza, nulla passa inosservato ai nostri occhi e possiamo preservare ciò che abbiamo imparato grazie alla forza di questo segno che da sempre rappresenta l’emblema della concentrazione e della capacità di resistenza.
Nel frattempo buon sole in Vergine a tutti!
testo di Elvira Scognamiglio
immagini e grafica Crinos