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ERCOLINO: N.1 – LA NASCITA

In una terra lontana e magica, dove vivono potenti dei, animali incantati e creature fatate, ha inizio una storia destinata a diventare subito mito. È la storia di Ercolino, un bambino di straordinaria forza e bellezza nato dall’unione della bellissima, ma mortale, Alcmena con il possente ed immortale Giove, re di tutti gli dei. Ercolino, semidio in terra, affascinerà sin da subito tutti gli abitanti dell’antica Grecia, eccetto uno: Giunone, la regina degli dei, offesa dall’ennesimo tradimento del marito Giove. La vendetta muoverà allora la dea dall’Olimpo sulla Terra intenta a punire Ercolino della sua esistenza, ma il bimbo dimostrerà di possedere poteri eccezionali che lo proteggeranno dai mali causati dalla cattiva matrigna.

Ercolino. La nascita”è una storia scritta ed illustrata da Pellegrino Capobianco, archeologo ed artista, che con immagini colorate e fantastiche ed un font specifico per i DSA, interpreta in chiave nuova ed ironica il mito e l’iconografia di Ercole, destinandola ad un pubblico di giovanissimi lettori.

 

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Terremoto dell’Irpinia, 40 anni dopo – Consegna targa

Nel novembre 2020 sono ricorsi i quarant’anni dal Terremoto dell’Irpinia. 

La Provincia di Avellino ha costruito, in collaborazione con enti locali e regionali, associazioni del terzo settore un fitto calendario di attività online per “ricordare”.

Il cartellone degli eventi digitali si è concluso giovedì 11 febbraio 2021 con la consegna delle opere realizzate dagli artisti irpini ai rappresentanti dei Comuni del cratere interessati dal sisma e la consegna delle targhe di riconoscimento per coloro che hanno contribuito attivamente all’organizzazione della manifestazione.

Fonte: foto di Antonio Bergamino / Pagina FB @terremotodellirpinia Presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e Pellegrino Capobianco

“La Provincia ha anche chiesto e ottenuto da Poste Italiane l’Annullo filatelico e la cartolina commemorativa in edizione speciale”, Pellegrino Capobianco, autore dei bozzetti.

Fonte: pagina fb @terremotodellirpinia

 

Book Cover – “Non si maltrattano i bambini” 

L’artista Pellegrino Capobianco (CRINOS) possiede talento. Anche la rara capacità di rendere in pittura il senso di una storia tramite la psicologia dei personaggi ritratti. “Non si maltrattano i bambini”  è  il mio ultimo romanzo, pubblicato da Giovane Holden Edizioni, Viareggio a fine settembre 2018. La trama si dipana in due macro sequenze ambientate rispettivamente in Bulgaria, dove da secoli giungono le cicogne a nidificare sui tetti  di paglia in primavera e a Venezia, città lagunare unica al mondo per bellezza e importanza storica. Mentre scrivevo i  primi capitoli, mi affascinava il personaggio di Yana a metà tra il mondo animale e quello umano. Yana è una cicogna speciale poiché le è stato imposto un nome di donna. A poco a poco sente crescere il desiderio di trasformarsi in una donna vera. Durante la migrazione dall’Africa decide di fermarsi a Trigrad, remoto paese bulgaro  dei Monti Rodopi. Vi accadono eventi strani per via della Gola del Diavolo: un pauroso antro in cui sprofonda il fiume. Stremata dal lungo viaggio, Yana vi si posa. Ripartirà con la destinazione finale della casa del maturo Kiril Domidoff. Da anni attende che una cicogna nidifichi sul suo tetto di  paglia. Inizia allora la completa trasformazione di Yana, che Pellegrino Capobianco ha mirabilmente fissato nel dipinto raffigurante una creatura ancora ibrida poiché è cicogna e donna allo stesso tempo. L’atmosfera notturna, il cielo stellato danno risalto alle sue sembianze lunari. Abbandonerà definitivamente il regno animale per approdare a una nuova dimensione umana.

                                                                                  Ornella Fiorentini

“L’illustratore dalla grande carica emotiva” de La maestra Bianca

Mi piace sapere che nel nostro paese ci sono giovani artisti di grande talento: lui è Pellegrino Capobianco, un artista irpino che ho imparato a conoscere visitando il suo sito. Egli spicca per versatilità e desiderio di far vivere l’arte in ogni sua forma ed espressione; grazie all’arte infatti egli esterna la sua infinita voglia di comunicare agli altri il suo implacabile desiderio di dipingere, di dar libero sfogo ai suoi sentimenti. Spesso lo fa in maniera intensa, prorompente, come negli inchiostri o in opere con figure surreali ed oniriche. Non mancano però i momenti in cui Pellegrino Capobianco libera la sua creatività in maniera semplice e il suo essere bambino affiora nelle illustrazioni che riguardano la letteratura per l’infanzia. Il suo, quindi, è uno stile in continua evoluzione, una ricerca continua di quello stile che più lo rappresenta e che forse ancora non ha trovato. Questo artista è un fonte inesauribile di stimoli che favoriscono la realizzazione di opere dagli stili e tecniche completamente diversi; opere di rara bellezza e di notevole valore.

Io però voglio soffermarmi proprio sui sentimenti più pacati e semplici che animano le illustrazioni, le cover delle copertine dei libri per l’infanzia.

“Là dove nasce l’arcobaleno” propone illustrazioni dai colori vivaci, semplici, ma ben definite, ricche di particolari legati alla tematica del testo. Il bambino comincerà a leggere con gli occhi le illustrazioni di copertina per poi tuffarsi nel mare dolce della lettura. L ‘immagine della copertina è un inno alla freschezza: il verde delle foglie, le gocce di pioggia che sembrano danzare e dialogare con la giovane fanciulla dal volto incorniciato da un arcobaleno dai colori vivacissimi, mi fanno respirare il fresco. Ciò che invece mi colpisce nelle illustrazioni successive è lo sguardo dei vari personaggi: tenero e amorevole quello che il bambino rivolge alla madre. Anche ne “L’ incontro” lo sguardo è gioco forza: perplesso lui, più rassicurante lei. Nella “Bambina” c’è uno sguardo d’intesa tra il cane e la bambina: i due sembrano dialogare. Interessanti sono le illustrazioni che riguardano il mondo di “Piratino” quando il protagonista incontra Arcadia. Pellegrino Capobianco è riuscito a mettere in risalto, attraverso l’espressione del volto, proprio la curiosità del protagonista che cerca di spiegare al robot ciò che lui ha scorto dalla sua posizione: la maestosità del Colosseo.

Bello l’accostamento tra creatività ed elementi storici. In Piratino non mancano illustrazioni che riportano l’autore alla sua infanzia: calda e amorevole infatti è l’immagine di Piratino che osserva la nonna mentre prepara i biscotti; anche le illustrazioni che seguono sono intense, dai colori vivaci, collocate in un ambiente ricco di particolari, ma mai dispersivo. Un discorso a parte andrebbe fatto per “La ragazza dagli occhi viola”, la ragazza che graffia la vita con lo sguardo: un capolavoro che mi limito a citare.

Pellegrino Capobianco quindi non è solo un pittore affermato, ma anche un illustratore con una grande carica emotiva che riesce ad esternare attraverso una tecnica sempre più raffinata.

 La maestra Bianca.